Signor Presidente, signor Ministro,
siamo cittadine e cittadini preoccupati dallo scontro in atto tra la Commissione europea e il Governo italiano sulla legge di Bilancio.
Vi chiediamo di ripensare la manovra nel pieno rispetto delle regole e dei parametri europei, di evitare qualsiasi forzatura che poterebbe alla prima procedura di infrazione nella storia della moneta unica e a una potenziale crisi finanziaria per l'Italia.
Questo atteggiamento da parte del governo rischia di mettere in pericolo l'intera eurozona e avrà conseguenze su milioni di cittadini: risparmiatori, lavoratori e imprese, i soggetti che il vostro esecutivo dovrebbe proteggere. Ricordiamo che l'Italia ha un debito pubblico di oltre il 130%, il terzo più alto al mondo, destinato a crescere con questa legge di Bilancio.
Perché è importante?
Le ultime previsioni economiche della Commissione europea sull'Italia preoccupano l'Unione europea intera: nel 2019 il rapporto deficit/Pil salirà al 2,9%, contro il 2,4% previsto dal Governo italiano e nel 2020 supererà il limite del 3%.
Per evitarlo l'Italia dovrà dare un segnale di cambiamento alla Commissione entro il 13 novembre.
Come ha ricordato il Presidente della Bce, Mario Draghi, al Ministro Tria “un debito pubblico elevato e una bassa crescita richiedono un grado di responsabilità che va oltre la norme comunitarie”.
Richiami al rispetto dei parametri di Maastricht, a tutela dei conti pubblici, dei risparmi e del lavoro degli italiani, sono venuti dal Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella ha sollecitato il Governo “a sviluppare il confronto e un dialogo costruttivo con le istituzioni europee”.
Il Capo dello Stato si è rivolto al Governo “nel comune intento di tutelare gli interessi fondamentali dell'Italia, con l'obiettivo di una legge di bilancio che difenda il risparmio degli italiani, rafforzi la fiducia delle famiglie, delle imprese e degli operatori economici e ponga l'Italia al riparo dall'instabilità finanziaria”.
Critiche forti sono arrivate anche da imprese e sindacati.
Confindustria ha più volte esortato il governo a correggere la legge di Bilancio, rafforzando la crescita, aumentando gli investimenti, assicurando il rifinanziamento di Industria 4.0 e l'attuazione delle opere pubbliche. Secondo il Centro studi degli industriali l'aumento del deficit potrebbe portare a più tasse in futuro e ad aumentare il tasso di risparmio già oggi, limitando la crescita dei consumi.
Per Cgil, Cisl e Uil “nella manovra mancano le risorse per gli investimenti, si preannunciano ulteriori tagli e si introducono misure che non determinano creazione di lavoro, ma rischiano di rappresentare mere politiche di assistenza”.
Come sarà consegnata
Manderemo petizione e firme al presidente del Consiglio e al ministro dell'Economia quando avremo raccolto almeno 20mila firme e in ogni caso prima che scadano i termini per rivedere la manovra con la Commissione europea.
Motivi per firmare